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Giacomo Leopardi è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi poeti italiani; la sua storia, i suoi problemi di salute e i suoi straordinari versi sono noti a tutti, ma pochi ancora conoscono il legame stretto che lo univa alla città di Napoli. Nato e vissuto a Recanati, nelle Marche, Giacomo aveva passato la vita dedicandosi allo “studio matto e disperatissimo”. I problemi di salute gli avevano sempre dato problemi. Nonostante oggi sia spesso ricordato come un autore “pessimista” e triste, la realtà non potrebbe essere più diversa. Giacomo Leopardi era follemente innamorato della vita e voleva uscire dalla quiete della provincia. Voleva dedicarsi a grandi imprese e vivere delle grandi avventure. Fece del suo meglio per vedere il mondo e, a modo suo, ci riuscì. Dopo anni passati fra Roma, Milano e Bologna, conobbe il nobile Ranieri e si trasferì a Napoli per vivere con lui e sua sorella. Qui visse un rapporto di odio/amore per la città, in cui comunque sarebbe rimasto fino alla morte e a cui avrebbe dedicato molti versi, opere e lettere. Continuate pure a leggere per scoprire il rapporto che univa Napoli a Leopardi, e preparatevi a partire alla volta della città partenopea per fare un tuffo nella storia!
Villa delle Ginestre
Impossibile non citare la suggestiva Villa delle Ginestre, a Torre del Greco. Questo era uno dei luoghi preferiti da Giacomo negli ultimi anni della sua vita, tanto che una delle sue poesie più amate - intitolata, appunto “La Ginestra” - fu ispirata proprio dalla natura selvaggia che cresceva rigogliosa tutt’intorno. È possibile visitare la villa e ammirare alcuni dei mobili d’epoca e vedere le bellezze naturali della zona. L’intero “Miglio d’Oro”, un complesso di ville vesuviane poco distanti da quella delle Ginestre, include dei capolavori architettonici di rara bellezza.
Via Santa Teresa degli Scalzi e Via Toledo
Della permanenza di Giacomo Leopardi a Napoli resta ben poco, e quello che fu l’alloggio suo e di Ranieri non è visitabile. Si può, però, passeggiare lungo via Santa Teresa degli Scalzi fino a Via Toledo, meta amatissima dal poeta, dove si recava spesso per mangiare i dolci di cui era tanto goloso. Lasciatevi conquistare da queste grandi strade ricche di storia, e provate ad assaggiare alcuni dei dolci tradizionali serviti nelle caffetterie più antiche: avrete l’occasione di immergervi in un grande passato!
Tomba di Leopardi
Il poeta morì nel corso di una devastante epidemia di colera che stava imperversando in città; e, come voleva la legge, avrebbe dovuto essere sepolto nella fossa comune del Cimitero delle Fontanelle. Solo grazie a Ranieri il corpo fu inumato temporaneamente nel quartiere di Fuorigrotta, prima di trovare la sua collocazione definitiva poco distante, nel Parco Vergeliano a Piedigrotta (da non confondersi con il “Parco Virgiliano”, che si trova a Posillipo). Un luogo unico e tutto da visitare, dove poter omaggiare questo grande poeta!