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16.08.2020
Indice

Tutto quello che c’è da sapere sull’Orecchio di Dionisio di Siracusa

Ci sono luoghi dove la storia sembra aver lasciato un’impronta indelebile; dove si può ancora camminare fra antiche statue, ammirare panorami meravigliosi e lasciarsi affascinare dalle leggende più belle. Il Teatro Greco e l’intero parco archeologico di Siracusa, splendida città siciliana, è uno di questi: il Teatro indica tutta la zona archeologica e i suoi ritrovamenti, come la Latomia del Paradiso e le suggestive cave di pietra artificiali che, per un periodo, servirono da prigione per Dionisio, il perfido dittatore. La sua struttura particolare e le storie di cui è protagonista ne fanno un luogo unico, tutto da visitare, che ha scatenato la fantasia dei viaggiatori di tutto il mondo.

Struttura

Questa grotta è fra le più famose della Latomia del Paradiso, nata nel corso dell’estrazione della pietra dalla montagna su cui sorge tutto il parco archeologico. realizzate dai cavatori di pietra che seguivano i filoni di calcare di migliore qualità. È davvero imponente, alta oltre venti metri, e che si dipana fino alle profondità della pietra.

Storia e curiosità

Dionisio era un tiranno particolarmente ironico e astuto. Fra le sue malefatte più famose v’era quella di aver tolto tutti i fregi d’oro dalle statue antiche, inventandosi di volta in volta una scusa diversa. L’episodio più famoso riguarda una statua di Zeus, che pare avesse uno splendido mantello d’oro, che Dionisio prese e fece sostituire da una coperta di lana perché, a detta sua, “era più calda d’inverno”, e avrebbe fatto bene al “vecchio” Zeus. Pare che, fra i suoi prigionieri più illustri, vi fosse anche un poeta colpevole di non aver apprezzato a sufficienza i suoi lavori letterari. Fece delle cave una prigione perché, data la loro acustica eccezionale, avrebbe potuto servirsene per spiare i discorsi dei suoi prigionieri, e sventare sul tempo eventuali attacchi. L’acustica dell’orecchio di Dionisio è davvero unica al mondo: anche solo un sussurro rimbomba per tutte le mura! Alcuni studiosi ipotizzano che, proprio in funzione di questa caratteristica, la cava servisse anche da “cassa di risonanza” per il Teatro.

Caravaggio e la leggenda

Il nome fu coniato dal famoso artista Caravaggio che, di passaggio a Siracusa, ebbe modo di visitare le Latomie e vi restò per studiare la complessa struttura dell’ex prigione di Dionisio. Studiandone le mura, vide che la sua composizione era molto simile a quella di un padiglione auricolare. Quella, unita all’uso che ne faceva il tiranno (era, a conti fatti, un “orecchio nascosto” per spiare i nemici) e alla forma dell’entrata esterna, lo spinsero a chiamare quella particolare grotta “Orecchio di Dionisio”. Fu considerato un termine particolarmente azzeccato, tanto che ancora oggi la grotta è conosciuta soprattutto con quel nome. Un posto davvero straordinario, unico e pittoresco, ricco di storia e curiosità, che non può mancare nel vostro itinerario alla scoperta di Siracusa e della Sicilia!