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Templi antichissimi, casette arroccate sulle montagne, antichi borghi marinari, villaggi di pescatori dalle barchette di legno che dondolano al ritmo delle onde, mari strabilianti e panorami incantevoli… le vacanze in Sicilia sono questo, e molto altro ancora! Una regione straordinaria, attraversata da mille culture e ricca di scorci incantevoli, posti unici e storie incredibili, leggende affascinanti e tanta bellezza.
Fra i luoghi tipici di questa regione straordinaria ci sono mete storiche, naturali, antiche o mondane: c’è davvero di tutto per tutti i gusti! Ma ci sono anche piccole perle storiche, luoghi che non hanno pari al mondo, e che devono essere assolutamente visitati. Uno di questi è la meravigliosa Grotta Mangiapane di Custonaci, un piccolo e meraviglioso borgo costruito interamente nelle grotte. Se siete curiosi e volete scoprire di più sulla Grotta Mangiapane di Custonaci, continuate pure a leggere!
Struttura
Ci sono due grotte, entrambe identificate con il nome di “Mangiapane”. Quella principale è alta all’incirca settanta metri e larga tredici: stretta e lunga, sembra quasi un vicolo in una città di pietra. La seconda, invece, poco distante, è stata costruita all’interno della stessa formazione rocciosa, ma è più piccola e meno profonda dell’altra. Le case in pietra all’interno della grotta principale sono state costruite da entrambi i lati, lasciando spazio per una stradina che le attraversa. L’intera zona è circondata di uliti, ed è incredibilmente suggestiva. Chiunque la visiti ne rimane incantato, e la ammira in silenzio. L’unica cosa che potrete fare è fotografare tutto!
Curiosità
La grotta si chiama “Mangiapane” dal nome della famiglia di contadini e pescatori che l’ha abitata per oltre un secolo, fino alla fine del secondo conflitto mondiale. Costruirono le loro abitazioni, le stalle per i propri animali, e perfino una piccola cappella dove pregare. Ogni anno, in occasione delle festività natalizie, all’interno della grotta viene allestito un suggestivo “presepe vivente” a cui prendono parte i cittadini di Custonaci, in cui indossano fedeli riproduzioni dei vestiti dell’epoca e si dedicano alle attività rurali della famiglia Mangiapane.
I reperti
Nella grotta principale sono stati ritrovati dei reperti che si pensa risalgano al Neolitico, mentre nella seconda sono stati ritrovati degli utensili risalenti all’Età del Bronzo e al Paleolitico. I reperti sono tuttora conservati in giro per il mondo, protetti ed esposti ai visitatori. Il museo Pepoli di Trapani, il più vicino alle grotte, ne ospita molti, così come il Museo Salinas di Palermo. Altri, invece, sono conservati al Museo Etno – Antropologico di Parigi.